Bonus turismo, uno slalom tra gli adempimenti

Per chi ha diritto al benefit subito l’80% dell’importo ma per il 20% scatta il credito d’imposta – Operatori critici per la macchinosità della procedura

Un bonus dovrebbe tradursi in soldi da non spendere subito. A dimostrazione della difficoltà finanziaria dello Stato c’è il cosiddetto bonus turismo che in parte sono, appunto, soldi risparmiati subito, in parte adempimenti in sede di dichiarazione dei redditi per il consumatore e per il gestore della struttura (meno spese fiscali in futuro). Anche per questo le associazioni di settore hanno chiesto per giorni al governo di modificare la formulazione dell’articolo 176 del decreto legge Rilancio che prevede che il bonus vacanze, garantito a chi ha un Isee non superiore a 40 mila euro (500 euro per le famiglie di almeno tre persone, 300 per le coppie e 150 per i single); il bonus è fruibile «nella misura dell’80%, d’intesa con il fornitore presso il quale i servizi sono fruiti, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto e per il 20% in forma di detrazione d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi». A sua volta l’albergatore verrà rimborsato con un credito d’imposta, ma c’è anche la possibilità di cedere questo credito ad altri, tra cui fornitori, istituti di credito o intermediari finanziari. Per il come, si attendono i decreti attuativi. L’intento del governo è quello di rendere il credito d’imposta immediatamente liquido attraverso le banche (che però, insegna l’esperienza, non sono state particolarmente rapide nell’erogare l’anticipo della cassa integrazione in deroga, e in molti casi procedono a rilento anche sui prestiti garantiti). In alternativa, c’è la possibilità della detrazione fiscale sull’Iva o sull’Irpef.

Ma quella della liquidità non è l’unica obiezione al bonus: gli albergatori, ma anche le Regioni, sostengono la necessità di eliminare il meccanismo dell’80% e del 20%, che crea solo confusione e burocrazia. E poi, si chiedono gli albergatori, come si fa a sapere che il cliente non ha già utilizzato il bonus altre volte? Per non dire che il credito d’imposta per le imprese è un sistema di rimborso lungo e complicato. Il sistema della doppia detrazione davvero non va giù né ai clienti né agli esercenti.

(ferrara24ore.it)