1997: “Brigitte Bardot dice no al Delta”

i Athos Barigazzi – 21 Maggio 2020

Doveva essere una grande festa. E probabilmente lo è stata. Ma l’invitata d’onore, che avrebbe dovuto ritirare un premio in quanto paladina degli animali e protagonista della lotta in favore dell’ambiente, non c’era. Al suo posto furono invece premiati l’entomologo Giorgio Celli e la stilista Aghata Prada.

l’attrice francese rispose, a mezzo del suo ufficio stampa, con un laconico “Mi dispiace per il disguido. Mi scuso ma non potrò essere a Ferrara a ritirare il premio”. Nonostanche che qualche giorno prima dell’evento il suo staff avesse chiesto conferma della presenza delle guardie del corpo come richiesto.

Ci fu chi disse che la Bardot aveva deciso di partecipare al funerale di lady Diana Spencer, chi pensò che avesse avuto un improvviso problema di salute e chi, più incisivamente, attribuì l’accaduto ad una lettera che gli ambientalisti dell’Emila-Romagna le avevano nel frattempo inviato per email.

Nella lettera, che trovate qui sotto, gli ambientalisti informano l’attrice di quanto l’iniziativa a cui è invitata sia in stridente contrasto con i comportamenti concreti dell’amministrazione del Parco sia per quanto riguarda l’aumento delle costruzioni edilizie in zona protetta che la  presenza sempre più devastante di cacciatori all’interno del Parco.

Come poi siano andate le cose non è dato di sapere. Di sicuro Brigitte Bardot al galà del Parco del Po non ci andò. E anche adesso, a distanza di tanti anni, piace pensare che l’intervento degli ambientalisti abbia avuto il suo peso sulla decisione dell’attrice.

La lettera degli ambientalisti dell’Emilia-Romagna

Bologna, 28 agosto 1997

Gent.ma Brigitte Bardot – Fondazione Brigitte Bardot.

Carissima Brigitte, (ci scusi se ci permettiamo di rivolgerci a Lei in questo modo ma ci incoraggia a farlo il comune interesse per la natura).  Il motivo di questa nostra lettera è dato dall’annuncio della Sua presenza a Ferrara nei prossimi giorni per una iniziativa promossa dalla Provincia di Ferrara e dalla Regione Emilia Romagna (Delta chiama Delta). Ci permettiamo di sottoporle per l’occasione alcuni elementi di valutazione.  Gli Enti che organizzano l’iniziativa alla quale Lei è stata invitata ritengono – a giusta ragione – che la Sua presenza possa nobilitare la loro iniziativa e migliorare l’immagine della loro azione sui temi ambientali e della salvaguardia della natura. Questi Enti (Provincia di Ferrara e Regione Emilia Romagna), hanno istituito fin dal 1988 un Parco Regionale nel Delta del Po ma non hanno provveduto a garantire la tutela della fauna, della flora e dell’ambiente naturale.  L’Unione Europea ha riconosciuto ben 28.000 ha. di zone umide e pinete come siti di importanza europea ma solo una piccola parte dell’area del Delta è stata sottoposta alle necessarie misure di tutela. Gran parte del territorio del Delta del Po non gode di alcuna protezione ed è interessata da una intensa attività di caccia.  Recentemente con una delibera della Provincia di Ferrara, proposta dal Consiglio del Parco sono state moltiplicate per cinque volte (da 160 a 600 unità settimanali) le possibilità di caccia all’interno delle zone umide delle Valli di Comacchio, che rappresentano un patrimonio naturalistico inestimabile riconosciuto dalla Convenzione di Ramsar. In conseguenza di queste decisioni l’area è stata di fatto trasformata in un poligono di tiro per cacciatori facoltosi.  Il comportamento degli Enti che gestiscono il Parco Regionale ha trovato la disapprovazione anche del Governo Nazionale e segnatamente del Ministro dell’Ambiente. Le Associazioni Ambientaliste (tra le quali Legambiente e WWF Italia) hanno denunciato il fatto che il Parco in effetti è solo “sulla carta” e hanno chiesto più volte le dimissioni dei componenti della Presidenza.  Come può rendersi conto da queste scarne informazioni, gli organizzatori delle iniziative alle quali Lei è stata invitata sono più attenti all’immagine che vogliono dare al pubblico che alla tutela concreta dell’ambiente naturale e del sistema vivente.  Dopo aver avuto notizia dalla stampa della Sua probabile presenza alle iniziative dei prossimi giorni, ci è sembrato doveroso fornirle elementi di valutazione che – se Lei ritiene opportuno – possiamo ulteriormente documentare con la collaborazione delle varie associazioni naturalistiche locali.  Rimaniamo a Sua disposizione per ogni eventuale esigenza e Le porgiamo i nostri saluti più cordiali.