Una seggiovia per il mare – Storia del Po

di Mario Veronesi

Lido di Spina, è il più a sud fra i Lidi di Comacchio. Nella zona più meridionale, l’ultimo lembo del territorio comunale di Comacchio, sorge dagli anni Sessanta del secolo scorso un campeggio, molto frequentato ma col problema di essere un chilometro lontano dal mare. I titolari  pensarono di costruire una seggiovia che collegasse l’area del campeggio alla spiaggia.

Nel 1967 fu contattata un azienda specializzata, la Fulvio Nascivera di Rovereto, precedentemente impegnata anche per i lavori dell’Olimpiadi di Cortina 1956;  che progettò l’impianto e ne curò la realizzazione in tempo per l’estate del 1968, quando fu inaugurata.

Nacque così questa prima ed unica seggiovia che permise ai turisti di raggiungere la spiaggia in circa 15 minuti di percorrenza. Partendo dal Campeggio Spina nella pineta, costeggiavano la riserva naturale della Sacca di Bellocchio, un sito ad elevata diversità ambientale, che ospita un sistema di dune sabbiose attigue alla foce del fiume Reno, zone umide d’acqua dolce e salmastra.

La seggiovia, con una portata oraria di 685 persone/ora, sorgeva a 75 centimetri sul livello del mare, per una lunghezza di 1006 metri, sostenuto da 10 piloni di sostegno e 2 di ritenuta, e si componeva di 127 seggiolini biposto, che viaggiavano a una distanza di 15,75 metri l’uno dall’altro.

Rimase in funzione dal 1968 al 1974. Fu smantellata dopo soli 6 anni d’esercizio, perché aveva un costo di gestione troppo alto.

(fonte: ilgiornaledelpo.it)