Lido Volano, dopo le mareggiate si contano i danni. Il responsabile della Regione: la situazione è sotto controllo – La Nuova Ferrara 3.2.2015

LIDO VOLANO. «Il mare non si può (e non si deve) fermare. La natura farà sempre e comunque il suo corso e il nostro compito è quello di tamponare, difendere ma non esistono soluzioni definitive».

Dopo le mareggiate dei giorni scorsi, che hanno visto ancora una volta danni ingenti soprattutto a Lido Volano e Lido Spina, Andrea Peretti, responsabile Servizio Tecnico di bacino Po di Volano e della costa della regione Emilia Romagna cerca di fare il punto della situazione. «Stiamo portando avanti i rilievi in queste ore – precisa Peretti – e di conseguenza non riesco a dare al momento i dati definitivi. In base alla nostra esperienza possiamo parlare di circa 15mila metri cubi di sabbia “mangiata” dal mare, sabbia che è stata spostata dalla costa al fondale».

Va ricordato che proprio in questi giorni la Regione Emilia Romagna sta lavorando sul ripascimento di Lido Volano e con il sistema del sabbiodotto i tecnici stanno prelevando la rena dallo Scanno di Goro per poi “sparala” sulla costa comacchiese.

«Mi preme sottolineare che la sabbia in questione non è certo tornata nello Scanno e che comunque il sistema adottato è quello che fino ad oggi ha garantito i migliori risultati». In questo modo Peretti risponde anche a tutte le perplessità avanzate da quanti si chiedono se si possa intervenire in maniera definitiva, così da non rischiare allagamenti e soprattutto di non avere più lo spazio necessario all’ombreggio nella stagione estiva.

«Negli anni passati è stato fatto di tutto – va avanti Peretti – comprese le scogliere che però hanno creato danni non da poco». La spiegazione è presto data. Il mare toglie da una parte e mette dall’altra: un moto che non si può modificare. Ecco quindi, come è successo a Porto Garibaldi e in Romagna che il tratto di spiaggia davanti alle barriere può anche restare “protetto” ma a poche centinaia di metri di distanza il problema continua a porsi.

«Al momento il sistema del sabbiodotto è quello più semplice ed economico – conclude Peretti – Per fortuna non abbiamo problemi di sabbia ed in alcune zone vi è la necessità di toglierla. Continueremo dunque a procedere con questa sorta di manutenzione ordinaria ogni due anni circa, cercando di tenere la situazione sotto controllo».

(an.bo)